Qualità e modernizzazione
È stata avviata, a partire dalle prime classi del nuovo a.s. 2010-2011, la Riforma della Secondaria Superiore. Entro il 26 marzo di quest’anno le famiglie dovranno presentare le domande e con il 1° settembre saranno avviati i Nuovi licei, i Nuovi tecnici e i Nuovi professionali. Qualità e modernizzazione sono le parole chiave che caratterizzano lo spirito di questa Riforma. Una scuola nuova al passo con i tempi, in cui si privilegia la qualità dell’insegnamento rispetto alla quantità del carico orario e all’eccessivo numero di materie, come raccomandato dall’OCSE.
Stop alla frammentazione
Si tratta di un riordino indispensabile e improcrastinabile di tutti i percorsi di studio. Il provvedimento pone fine alle moltissime sperimentazioni realizzate a partire dagli anni ’90 e che hanno dato luogo a un enorme frammentazione degli indirizzi (si pensi ai 204 degli istituti tecnici e ai 396 dei licei). Una maggiore chiarezza e organicità per facilitare la scelta del percorso di studi ed affrontare al meglio gli studi universitari e il mondo del lavoro.
Meno ore, più approfondimento
Il numero delle ore di lezione si riduce in tutti gli indirizzi per rendere più sostenibile il carico orario delle lezioni per gli studenti recependo cosi le indicazioni degli organismi internazionali (OCSE). Dunque un quadro orario più snello (si tratta di ore effettive di 60 minuti anziché di 50 come nel precedente ordinamento) che garantisce la giusta autonomia e flessibilità alle scuole (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più, fino al 40%, negli istituti professionali), inteso ad avvicinarsi alla scuola di altri paesi europei.
Nel territorio, aperti al lavoro
Tra i punti di forza della Nuova Secondaria Superiore vi è sicuramente un più stretto collegamento con l'Università e l'Alta Formazione, con il mondo del lavoro (stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro) e col territorio (con la presenza, nei comitati tecnico-scientifici, di rappresentanti del mondo delle imprese presenti nella zona); un apprendimento sempre più legato al modo di apprendere delle nuove generazioni e all’avanguardia attraverso esperienze concrete con un utilizzo potenziato dei Laboratori, che faccia della scuola un centro d’innovazione permanente.